Osservando ciò che avviene spontaneamente in natura,l’agronomo giapponese Masanobu Fukuoka (1913-2008),ha elaborato nel secolo scorso quattro principi per realizzare una nuova forma di agricoltura:
- Nessuna lavorazione del suolo, poiché la penetrazione delle radici e l’attività di microrganismi, come insetti, lombrichi e altri piccoli animali effettuano una lavorazione naturale;
- Nessun concime chimico, poiché il suolo lasciato a se stesso conserva e aumenta la propria fertilità fisica, chimica e biologica;
- Nessun diserbo, perché le erbe indesiderate si devono solamente controllare ma non eliminare del tutto;
- Nessuna dipendenza dai prodotti chimici, poiché se la natura viene lasciata a se stessa resta in perfetto equilibrio.
Sulla base di questi principi Vignamaggio ha voluto creare un piccolo vigneto sperimentale di 1500 mq dove il Sangiovese è stato piantato ad una densità di 28.570 ceppi per ettaro (un metro tra le file e 35 cm sulla fila).
Non vengono effettuate lavorazioni, ma solo lo sfalcio dell’erba tra le file, dove viene posta
una pacciamatura con paglia che preserva l’umidità del terreno e ritarda lo sviluppo di erbe infestanti, creando un ambiente favorevole alla microfauna del terreno.
Le piante sono potate ad alberello e l’obiettivo è di far loro produrre non più di due grappoli a pianta (300/400 gr di uva). La forte concorrenza tra le piante ed il suolo povero faranno sì che lo sviluppo vegetativo venga contenuto.