Tutte le camere della nostra colonica Casolese presentano uno stile essenziale e fresco, ma hanno un elemento che le contraddistingue: le illustrazioni dell’artista Simone Boni rendono ogni camera un unicum, conferendo ad ognuna un carattere diverso.

Il disegno dell’artista rappresenta fedelmente la mappa di Firenze, dalla quale abbiamo estratto 8 sezioni, una diversa per ogni camera.

Grazie alla fedele riproduzione del disegno su una pellicola vinilica, è stato possibile creare una vera e propria carta da parati d’autore, dal tratto grafico incisivo e pulito.

Il leitmotiv della narrazione si rifà alla storia dei simboli di ogni quartiere storico della città: dal cupolone del Duomo al mercato liberty di San Lorenzo, passando dal Giardino di Boboli e arrivando in Piazza Santa Maria del Carmine.

Un piccolo approfondimento storico vi aiuterà a identificare i monumenti e le vie rappresentate nella vostra camera: oggi vi parliamo del quartiere di Santa Maria Novella.

 


SANTA MARIA NOVELLA

Alla fine del ‘200 cominciarono i lavori di restauro di un piccolo edifico religioso appena fuori le mura cittadine: Santa Maria delle Vigne. La chiesa, di proprietà dell’ordine dei Domenicani sin dal 1221, divenne ben presto un cantiere. I domenicani cominciarono la ricostruzione avvalendosi dell’aiuto di due architetti dell’ordine, fra Ristoro e fra Sisto.

L’opera durò circa 2 secoli e si concluse grazie all’architetto Leon Battista Alberti, che ultimò la facciata nel 1470. La chiesa Santa Maria Novella era molto amata da Michelangelo, tanto dal definirla, molto affettuosamente “la mia fidanzata”. La chiesa dà il nome alla piazza antistante e alla stazione dei treni di Firenze, a pochi passi di distanza.  In via della Scala, in un edificio che un tempo faceva parte del complesso della chiesa, si trova l’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, in attività dal 1612.

Sempre in questo quartiere, più precisamente in Via Il Prato 58, si nasconde uno dei più graziosi giardini di Firenze, il giardino Corsini. Il giardino fa parte del complesso del palazzo Corsini al Prato da distinguere dal palazzo Corsini sul Lungarno. Qui ogni anno ha luogo la mostra Artigianato e Palazzo, che è un’ottima occasione per visitare il giardino e scoprire arti e mestieri dimenticati.

Florence within the walls
Santa Maria Novella

CURIOSITA’

All’interno del refettorio di Santa Maria Novella è presente l’opera di un’artista femminile, “L’ultima cena” realizzata da Suor Plautilla Nelli.  Suor Plautilla viene considerata la prima pittrice fiorentina di cui si conservano opere. Pare che, non conoscendo il corpo umano maschile, i suoi santi appaiano molto femminei, così come i volti degli Apostoli dell’Ultima Cena, dipinta per il suo convento. Di questa sua difficoltà di riprodurre corpi maschili dice Vincenzo Fortunato Marchese:

«È tradizione che Suor Plautilla, volendo studiare il nudo per la figura del Cristo, si giovasse di quello di una monaca defunta, e le altre suore celiando fossero solite dire, che la Nelli in luogo di Cristi faceva Criste»