Chi è già stato in Toscana non avrà potuto fare a meno di notare una costante nei giardini delle ville disseminate sul territorio: grandi vasi di terracotta che ospitano piccoli o grandi piante di agrumi.
I primi a diffondere questa moda furono i Medici nel 1500. Queste piante esotiche divennero presto elementi decorativi da sfoggiare nei giardini formali delle ville dei Signori.
Per superare i rigidi inverni europei, questi preziosi alberelli in vaso venivano riposti da Dicembre ad Aprile in appositi spazi creati per la loro preservazione: le limonaie.
La limonaia era spesso un annesso della villa adiacente al giardino, caratterizzata da grandi vetrate che proteggevano gli agrumi dal freddo assicurando loro la presenza della luce.
UN LUNGO VIAGGIO
Le varie specie di agrumi raggiunsero l’Europa in tempi diversi. Sembra che il primo sia stato il cedro, ben noto tra gli antichi Romani come pomo di Persia.
Gli agrumi infatti provengono proprio dall’Oriente, ma risulta tutt’oggi difficile stabilire con esattezza il paese d’origine di questi frutti squisiti e che oggi troviamo in tutto il mondo.
Una testimonianza importante della presenza dei limoni in Italia è data dal celebre affresco ritrovato a Pompei (79 a.C), nella “Casa del Frutteto”.
I LIMONI DI VIGNAMAGGIO
Se avete già visitato il giardino di Vignamaggio, saprete bene che durante la bella stagione tutto il perimetro della villa è circondato da grandi conche in terracotta con diverse varietà di limoni e agrumi che sprigionano un profumo dolce e inebriante.L’impianto originale del giardino doveva essere caratterizzato da un ampio viale in asse all’antico ingresso principale della villa, un tempo costeggiato da grandi tigli secolari e affiancato da piccoli frutteti e prati.