Il giardino di Vignamaggio nasce negli anni ’20 per volontà di Elena e Bino Sanminiatelli. Il desiderio della coppia era quello di unire la villa al bosco, racchiudendola in uno splendido scrigno naturale, rispecchiando i principi del tipico giardino rinascimentale, laddove prima erano coltivati frutteti e grano.

Nel 2014, sotto la guida dell’architetto e paesaggista Patrice Taravella, già autore di giardini quali Prieuré d’Orsan e Babylonstoren, è iniziato il restauro del giardino, ristrutturando il vecchio pergolato ad arcate e le due fontane.

Per Patrice, la Toscana è un giardino creato dai contadini, una risposta funzionale e armonica alle esigenze dell’agricoltura. Terrazze di sassi, linee di cipressi, siepi di rosmarino, filari di uliveti e vigneti disegnano un paesaggio armonioso fatto di linee appoggiate sulle colline.

Mille dettagli accompagnano queste linee: pozzi di pietra, Madonnine all’incrocio dei sentieri, acquidocci profondi e staccionate di castagno.

Questa armonia del paesaggio negli anni ha subito profondi mutamenti per trasformare campi e prati, frutteti e orti, in ampie estensioni di vigneto meccanizzabili, anche in terreni meno vocati, distruggendo tutta la bellezza accumulata nei secoli.

L’obiettivo del nuovo giardino di Vignamaggio sarà quello di riportare alla luce la biodiversità tipica del paesaggio toscano, unendo il concetto di giardino a quello dell’orto in un’unico ambiente.

La fase successiva del progetto prevede infatti l’ampliamento del giardino con lo sviluppo di terrazzamenti che accoglieranno grandi orti e un agrumeto composto dalle varietà dipinte da Bartolomeo Bimbi, creando così una collezione unica e profumata, umile omaggio a quella dei Medici.