Botte grande vino piccolo. Botte piccola vino grande.
Cosa c’è di vero in questo detto popolare?
Lo abbiamo chiesto a Francesco, che da 30 anni si occupa del vino e delle viti di Vignamaggio. Tra barriques, botti e colmatori abbiamo cercato di scoprire qualcosa di più sull’affascinante mondo del legno nel vino.
PER COMINCIARE…
Le botti si distinguono l’una dall’altra in base alla pezzatura, la grandezza.
La più piccola, e la più nota, è sicuramente la barrique e contiene 225 litri di vino.
La botte media contiene 15 o 20 ettolitri, 1500 – 2000 litri.
La botte grande contiene 40 o 50 ettolitri, 4000 -5000 litri.
Che caratteristiche devono o non devono avere dei vini per finire in barriques?
I vini adatti alla barrique (in italiano “barile”) vengono definiti “grandi vini” perché devono essere vini strutturati, ricchi di polifenoli e tannini. Devono essere in grado di creare una sinergia con il legno, senza farsi “soggiogare” da esso: questo avviene quando si mettono in barrique vini leggeri, poveri di tannini. Il legno li coprirebbe completamente, facendo sparire gli aromi e le caratteristiche di partenza.
A proposito di valore, quanto costa una botte o una barrique?
Il costo di una barrique è sui 630 euro, ossia 300 euro a ettolitro e va sostituita ogni 5 anni.
Una botte da 40 ettolitri costa circa 9000 euro, tra i 200 e i 230 euro all’ettolitro.
La differenza sostanziale tra barrique e botti grandi è che quest’ultime possono essere asciate e non per forza sostituite dopo 5 anni: asciare le botti significa asportare 5mm di legno ogni 10 anni per far tornare in superficie il legno vivo e prolungare così la vita e l’efficacia della botte.
IL ROVERE Rovere francese, americano, di Slavonia. Come si distinguono?
La provenienza del legno fa la differenza, ma non solo: la qualità del rovere si capisce soltanto dopo 6 mesi di utilizzo. Le barriques di Vignamaggio sono tutte in rovere francese, mentre le botti più grandi sono in rovere di Slavonia. E’ davvero stupefacente vedere quanto il legno apporti dei benefici al vino e a ogni assaggio mensile ci accorgiamo delle differenze e dei suoi effetti.
IL CEMENTO Sembra che il cemento stia tornando di moda, ma è davvero in grado di sostituire il legno per l’affinamento?
Il cemento presenta delle ottime caratteristiche, prima su tutte l’inerzia termica che lo contraddistingue e garantisce una certa stabilità al vino. Se non è verniciato all’interno, garantisce una micro ossigenazione simile a quella del legno, ma l’assenza della vernice aumenta il rischio della presenza di batteri. Per la prossima vendemmia, visto l’aumento della superfice vitata di Vignamaggio, è previsto l’acquisto di 6 vasche di cemento dove avverrà la fermentazione.
Una curiosità: come si puliscono le botti?
Tutte le botti vengono pulite esclusivamente con acqua calda e, per la gioia dei nostri cantinieri, si tratta di un’operazione abbastanza impegnativa.
Un aggiornamento sui vini della scorsa vendemmia: come sta andando l’affinamento?
I vini 2017 di Vignamaggio sono ancora tutti separati per vitigno e per vigneto. Ciò significa che anche se tutti stanno già affinando nel legno, devono ancora essere effettuati i tagli di base, che effettueremo a breve. I vini stanno evolvendo bene, con una buona stabilità del colore e il legno sta levigando i tannini più spiccati.
Curiosi di visitare le cantine di Vignamaggio e assaggiare i nostri vini?
Non esitate a prenotare il vostro tour guidato o la vostra degustazione scrivendo a degustazioni@vignamaggio.com o chiamando lo 0558546624.