Oggi abbiamo fatto quattro chiacchiere con la nostra enologa Barbara Tamburini, che dall’anno scorso è entrata a far parte del mondo Vignamaggio.
La tua passione per il vino: dove è iniziata e come è arrivata fino a Vignamaggio?
Barbara: La decisione di diventare enologa è nata ai tempi dell’adolescenza in relazione al mio desiderio di svolgere un’attività professionale che non mi costringesse a rinunciare all’aria aperta, ai grandi spazi, ed ai contatti umani con coloro che potessero contribuire al mio arricchimento intellettuale e culturale. Giunta al momento di decidere quale corso di laurea intraprendere, ritenni di individuare nella professione dell’enologo l’ambito in cui realizzare queste mie aspirazioni. Mi sono inscritta all’università di Pisa presso la facoltà di agraria, dove ho conseguito prima il diploma universitario in Tecnologie Alimentari con orientamento in Viticoltura ed Enologia ed a seguire la laurea in Viticoltura ed enologia, con la grande fortuna di innamorarmi fin da subito di questo meraviglioso mondo che professionalmente vivo da 25 anni.
Cosa vuol dire essere una donna del vino oggi?
Barbara: Mi sono sempre considerata uno dei tanti giovani che si appassionano per una particolare professione e cercano di inserirsi con le loro capacità, con la loro determinazione e con una grande passione nel mondo del lavoro. Onestamente non posso dire se il fatto di essere donna mi abbia aiutato oppure mi abbia creato qualche difficoltà. Ad ogni modo, nel mio caso, devo dire francamente di non aver mai considerato questo aspetto di per sé, poiché il mio obiettivo principale è quello di vedere riconosciuta la mia professionalità nel livello di qualità dei vini di cui mi occupo.
Anticipazioni per il futuro: cosa ci sorprenderà nei vini e nella cantina di Vignamaggio?
Barbara: Vignamaggio è una realtà vitivinicola straordinaria, stiamo lavorando sia in campagna che in cantina a 360 gradi per l’ottenimento di uve sane e mature al punto giusto, tali da poter dar origine a vini equilibrati ed eleganti di grande personalità, che siano ciascuno la migliore espressione qualitativa dei vitigni che li compongono allevati nel territorio del Chianti Classico. Sono molto soddisfatta dei risultati che stiamo ottenendo dal Sangiovese protagonista nei nostri vigneti, così come dal Merlot concentrato ed elegante nel contempo, nonché del Cabernet Franc altro vitigno dal quale sono da tempo molto affascinata. Piacevoli e primaverili sono anche il Rosato ed il Bianco, vini di prossima uscita!
È vero che vieni chiamata la “regina del Merlot”? Ci sveli il perché?
Barbara: Vengo chiamata così grazie a un premio, il riconoscimento “Premio Protagonisti Eccellenti” è arrivato nel 2015 quando in occasione di Mondo Merlot, concorso nazionale e manifestazione importante, è stato constatato che in 5 anni consecutivi, 7 vini curati da me si sono collocati sul podio.