Ogni Settembre è davvero speciale per Vignamaggio: in questo mese, infatti, il nostro team è stato impegnato nella raccolta dell’uva che sarà impiegata per la produzione dei nostri vini. Insieme al nostro agronomo Francesco Naldi abbiamo ripercorso le tappe che hanno portato alla vendemmia del 2022.

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Dall’inverno 2021 all’estate 2022

L’inverno 2021/2022 è stato caratterizzato da temperature molto miti e da scarsità di pioggia (circa il 35% in meno della media annua). La primavera è stata molto calda con alte temperature già dal mese di maggio. In estate si è verificata inoltre una prolungata siccità, durata oltre tre mesi, che insieme alle alte temperature ha rischiato di compromettere il raccolto dell’uva. Per fortuna un’attenta gestione del vigneto e una naturale resistenza delle viti alla siccità hanno impedito il verificarsi di situazioni più gravi. 

Nella seconda metà di agosto sono cadute invece alcune piogge, talvolta anche molto intense, che hanno interrotto i fenomeni di sofferenza idrica delle piante. Le alte temperature, però, hanno anticipato la vendemmia di circa dieci giorni rispetto ai tempi consueti. 

La produzione di quest’anno sembra tornata su livelli accettabili, dopo alcune annate piuttosto scarse.

I preparativi per la vendemmia

A inizio settembre i campionamenti dei grappoli ci hanno confermato che la maturazione stava procedendo bene. Sulle uve abbiamo condotto delle prove analitiche per misurare gli zuccheri, l’acidità e la maturazione fenolica, così importante per le uve a bacca rossa.

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La vendemmia 2022

Il 5 Settembre abbiamo iniziato la vendemmia con la raccolta delle uve Syrah, Merlot e Sangiovese (per la produzione del nostro vino rosato “Albaluce”) e delle uve bianche Chardonnay e Pinot bianco (per il “Tramonte”). Poi, da mercoledì 7, abbiamo iniziato la raccolta delle uve Merlot, sempre le prime a raggiungere la maturazione ottimale. Come ogni anno, le squadre dei raccoglitori hanno visto lavorare, gli uni accanto agli altri, italiani, kossovari, marocchini, somali e romeni.

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Quando tutto il Merlot è stato portato in cantina, abbiamo iniziato la raccolta delle uve di Malvasia del Chianti e Trebbiano Toscano da mettere in appassitoio per la produzione di Vinsanto del Chianti Classico. Fra tre mesi queste uve saranno pronte per la pressatura, da cui si otterrà il mosto da porre nei caratelli a fermentare per almeno quattro anni.

Dal 15 settembre, invece, abbiamo iniziato la raccolta del Sangiovese e, grazie al tempo particolarmente bello, che ha permesso di raccogliere uve perfettamente sane e mature, abbiamo continuato la raccolta fino al 5 ottobre.

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Le micro-vinificazioni

Nel frattempo, durante la raccolta dell’uva, abbiamo portato avanti le nostre micro-vinificazioni, cioè prove di fermentazione con piccole quantità di uva, per verificare l’attitudine enologica dei presunti cloni che abbiamo “salvato” dai vecchi vigneti ormai estirpati. Questo lavoro ha già portato all’impianto di alcuni vigneti con piante di Sangiovese “Vignamaggio”.

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Il lavoro continua in cantina

Le uve sono raccolte tutte a mano e trasportate alla cantina in cassoni da 200 kg. Sui grappoli abbiamo praticato, come di consueto, una triplice selezione: in vigneto (al momento della raccolta), su un nastro di scelta manuale in cantina e quindi sugli acini con un selettore ottico automatico. I raspi triturati sono destinati alla produzione di compost che, insieme alle vinacce, sarà poi riutilizzato per la concimazione dei vigneti.

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Ora non ci resta che festeggiare la fine della vendemmia e goderci l’aria fresca e frizzante dell’inizio di ottobre. Nel frattempo le vigne, spogliate dall’uva, cominciano a regalare quelle sfumature gialle e dorate che ci accompagneranno nel nostro lavoro in campagna e in cantina durante tutto l’autunno.