Maggio è stato il mese della rosa, simbolo dell’amore puro e della passione ardente. Fiore dal fascino intramontabile, la rosa ha ispirato poeti, artisti, musicisti e soprattutto generazioni di botanici e ibridatori di tutto il mondo. Questi ultimi hanno contribuito alla creazione di nuove varietà dalle caratteristiche e dai colori unici; varietà che ancora oggi continuano a far sognare milioni di appassionati di fiori di tutto il mondo.

Emanuele Orazio Fenzi e la rosa “Montecito”

Quando si pensa alle rose viene subito in mente la tradizione giardiniera dei grandi ibridatori inglesi e francesi, ma anche l’Italia ha avuto un ruolo importante nella creazione di nuove varietà di rose, anche rampicanti. Un importante botanico e ibridatore italiano di fine Ottocento e inizio Novecento fu Emanuele Orazio Fenzi. 

Banchiere e intraprendente uomo d’affari (ha contribuito a costruire i primi treni elettrici a Fiesole e tram a vapore a San Casciano e Greve in Chianti), fin da giovane Emanuele Orazio Fenzi fu così affascinato dal mondo vegetale da diventare membro e poi segretario della Società Toscana di Orticultura fondata a Firenze nel 1852 dall’Accademia dei Georgofili. Era la fine dell’Ottocento: l’epoca delle grandi esposizioni nazionali ed Emanuele trovò in queste ultime un’importante occasione per collezionare, studiare e fare ricerca su piante di tutto il mondo. 

La sua passione per la botanica non si interruppe neanche quando fu costretto a partire per l’America dopo il fallimento del Banco Fenzi. Emanuele ricostruì la propria attività commerciale in California e continuò a lavorare come ibridatore su semi che arrivavano da terre lontane come l’India o la Cina. 

La rosa “Montecito” (nome dedicato all’omonima città californiana) è una delle più celebri e apprezzate creazioni di Fenzi. Creata a partire da semi di R. gigantea, è un ibrido di Rosa brunonii Lindl. (R. moschata) x Rosa odorata var. gigantea Rehder & Wilson.

Una meraviglia da ammirare a Vignamaggio

Rampicante molto simile alla Rosa gigantea, la rosa “Montecito” conserva nel profumo il ricordo della R. brunonii. Ha boccioli affusolati e grandi fiori semplici a cinque petali che a seconda dell’età variano dal bianco al crema tendente al giallo. 

La rosa “Montecito” è protagonista di un’unica e corposa fioritura primaverile, ma la sua particolarità è la vigoria: questa rosa può raggiungere i 30 metri di altezza e si sviluppa con una rapidità eccezionale, ricoprendo le pareti di appoggio in pochissimo tempo con le sue foglie delicate leggere e dal lembo leggermente allungato.